A fine novembre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha il piano filatelico per il 2025 e tra i vari fancobolli che verranno emessi ci sarà quello dadicato al 50° anniversario della morte di Sergio Ramelli.

Appena la notizia viene di dominio pubblico, parte il solito coro di polemiche a gettone da parte della sinistra: “I Francobolli nostalgici di Urso” o “Il cerchiobottismo filatelico” o ancora “pacificazione postale, il cui senso politico è chiarissimo”. Ma la magra figura tocca la presidente milanese dell’ANPI, Gianfranco Pagliarulo, che ha dichiarato che «Perle stragi del 1974 di Brescia e del treno Italicus, non è stato fatto alcun francobollo» (emessi nel entrambi nel 2024) come sarebbe stata anche dimenticata la strage di Bologna. Peccato che il francobollo in ricordo della straga di Bologna fu emesso nel 2020.
Queste prese di posizione meramente faziose e pretestuose dimostrano quanto la storia di Sergio Ramelli a certuni fa ancora paura.


RS Rassegna Stampa