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Nella mattinata del 28 aprile le comunità militanti milanesi, hanno svolto un volantinaggio all'ITT Milinari, la scuola che frequentava Sergio Ramelli, pèer ricordare agli studenti e ai giovani il sacrificio di un ragazzo appena diciottenne, la cui volontà fu più forte delle minacce e dell'odio antifascista.Read more

Non solo Sergio Ramelli. I conflitti della destra e della sinistra italiana negli anni di piombo e oggi Conferenza tenutasi a Varsavia sulla violenza politica in Italia dagli anni '70, prendendo spunto dal libro "Sergio Ramelli - una storia dagli anni di piombo" illustrato dalla curatrice dell'edizione polacca, la Dott.ssa Sylwia Mazurek, a cui è seguita la proiezione del filmato "Milano Burning" che ha suscitato grande interesse.A seguire si è aperta la discussione con i relatori intervenuti:- Dott. Bartosz Łukaszewski "La destra parlamentare ed extraparlamentare italiana - la situazione attuale"- Dott. Carlo Paolicelli…Read more

La storia di SERGIO possiede un enorme valore simbolico nell’immaginario dei militanti di qualsiasi generazione: militanza, coerenza, fedeltà all’Idea e coraggio.La sua storia racconta gli anni dell’antifascismo militante, quando lo slogan preferito e più urlato nei cortei rossi era “Uccidere un fascista non è reato”, dimostrando come l’odio politico fosse talmente cieco e violento da predicare e praticare l’annientamento fisico dell’avversario. Un antifascismo militante con le più inimmaginabili complicità e coperture di settori importanti della società italiana.Antifascismo che è nuovamentata la parola chiave della lotta politica di una sinistra sconfitta e in difficoltà.…Read more

Arezzo Brescia Como Crotone Desio (MI) Lodi Modena Monza Ospedaletti (IM) Perugia Ragusa Rovigo Sanremo (IM) Sant'Angelo Lodigiano Verona Vigevano Il ricordo nei luoghi a lui dedicati Milano - V. ManciniRead more

La storia di Sergio dopo 48 anni a qualcuno continua, ancora, a fare paura. Infatti, in occasione della ricorrenza dell'anniversario della sua morte, a L'Aquila, qualche nostalgico ha lasciato il suo pensiero oltraggioso sui muri cittadini. La frase, tristemente nota e che riporta alla memoria quegli anni tragici in cui Sergio venne ucciso, è stata prontamente coperta dalle comunità militanti locali. Purtroppo, non paghi, gli eroici graffitari, hanno ribadito il loro truce concetto imbrattando i manifesti di Sergio, affissi per coprire l'offesa alla sua memoria, disegnando delle chiavi inglesi sulla sua testa e…Read more