UOMO NERO
Svegliatevi…
perché non siamo nel mondo degli uomini,
nel mondo degli uomini ci siamo addormenta
ti tanti anni fa
e vi siete ritrovati
in una terra devastata
dove non cresce un filo d’erba,
dove i frutti degli alberi
nascono già marci.

UOMO SBIADITO
“Gobetti individuava il carattere antidemocratico del fascismo nel clima di unanimità consenziente, nella negazione della collocazione precisa, del fascismo
nell’arco dei partiti; cioè il fascismo era anti¬democratico in quanto rifiutava di essere par¬te del gioco parlamentare collocandosi oltre gli schieramenti della destra e della sinistra o, per meglio dire, riuscendo ad essere di destra o di sinistra a suo piacimento. Secondo Gobetti….”
Mamma mia la testa…
dice, ho il fumo… ho il fumo…
vabbè, fumiamo, dico io
e poi la birra, mamma mia..
proprio stasera poi
non lo dovevo fare…
Dunque, ricominciamo:
“Ricorre in questi giorni l’anniversario della nascita di uno tra i più geniali antifascisti
del nostro paese: Piero Gobetti.
Gobetti individuava il carattere antidemocra¬tico del fascismo nel clima di unanimità, con¬senziente, nella negazione della collocazione precisa, del fascismo nell’arco dei partiti; cioè il fascismo era antidemocratico in quan¬to rifiutava di essere parte del gioco parla¬mentare collocandosi oltre gli schieramenti della destra e della sinistra o, per meglio di¬re, riuscendo ad essere di destra o di sinistra a suo piacimento. Secondo Gobetti la vera democrazia si ha soltanto quando esistono, distinte e contrapposte:
da un lato una destra
e da un lato una sinistra”.
Eco fatto.. eccolo, il mio ultimo articolo l’ultimo articolo scritto…
porca troia, gli ho dato la vita
a questo giornale e da domani
si chiude, non ci sarà più…
e io a spasso… Vaffanculo!
Dice… vedrai che ci sarà un intervento
dello Stato… Sì, aspetta e spera
l’intervento dello Stato.
Vent’anni che lavoro
tutte le notti in questo giornale
e da domani basta, finito…
Tutte le notti…
che poi lavorare di notte è strano…
non ti ricordi niente, me l’ha detto Chiara
prima di andare via: “Tu non ti ricordi niente
per te tutti i giorni sono uguali”.
E’ vero, mi sono abituato a questo modo.
Ecco, ecco il lattaio che tira su il bandone…
Tra poco il lattaio apre ai clienti
ai clienti di oggi
mentre ieri ha aperto ai clienti di ieri…
ieri ed oggi,
queste parole per lui significan qualcosa…
Oggi vien dopo ieri, ieri prima di oggi.
ieri prima di oggi, oggi che segue ieri,
separati, belli distinti,
sì, perché lui di notte dorme…
Si legge, a volte, che il giorno
comincia a mezzanotte: le ore ventiquattro
diventan le ore zero ed il giorno nuovo
rimpiazza quello vecchio.
No, sono fandonie buone solo per i veglioni di
capodanno;
il giorno nuovo nasce al mattino
quando ti svegli nel letto tuo,
quando filtra la luce dalle persiane chiuse:
ci si addormenta ieri,
ci si risveglia oggi, ci si addormenta oggi
domani ci si risveglierà.
Io questo non l’ho fatto mai…
Io non mi ricordo nulla.
Ieri, oggi… che differenza c’è?
Ho rinunciato a fare una vita da uomo
ho rinunciato a ricordarmi le cose
e tutto questo per nulla
per qualcosa che ora muore…
Mi ricordo solo che quando cominciai
a lavorare qua era bello, stupendo!!!
Ci credevamo tutti allora… l’impegno – cristo –
mi ricordo solo questo – cristo –
del resto non mi ricordo nulla…
Mamma, che ho fatto di male!


Sommario dell’Opera Scena 2